Imbocca la via giudiziaria la protesta contro l’assalto delle rinnovabili in Sardegna: stamane i comitati schierati contro la speculazione energetica hanno presentato un esposto in Procura a Cagliari.
Il motivo? “Potenziale conflitto di interessi, potenziale presenza di mafie o criminalità organizzata o per presunto uso non corretto di fondi regionali ed europei nelle autorizzazioni e nella gestione dei parchi per le energie rinnovabili in Sardegna”.
L’avvocata Giulia Moi dell’associazione Progresso Sostenibile punta il dito anche contro la Regione e il gruppo di lavoro per la definizione delle aree idonee: “Siamo sicuri che non ci siano conflitti di interessi in tutti i suoi componenti?“.
L’esposto è stato trasmesso anche a Roma, all’Autorità anticorruzione e alla direzione Antimafia, e poi a Bruxelles, all’ufficio europeo Antifrode. I comitati, intanto, hanno confermato la mobilitazione per tutto agosto.
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