Un giovane talento, un punto di riferimento per la pesistica italiana: Sergio Massidda è una delle stelle presenti alle Olimpiadi di Parigi 2024. Argento mondiale e percorso continuamente in crescita, l’atleta di Ghilarza tenterà l’assalto al podio sfidando il cinese Fabin Li nella categoria 61 kg.
La sua gara avverrà mercoledì 7 agosto. A poche ore dalla cerimonia di inaugurazione, Massidda racconta a Cagliaripad l’emozione della prima volta ai Giochi Olimpici.
Come ti senti a pochi giorni dall’inizio delle Olimpiadi? Con quale stato d’animo stai arrivando a questo evento?
L’approccio in palestra rimane lo stesso, ci alleniamo duramente ogni giorno per consolidare quello che siamo e che abbiamo costruito in anni di allenamenti e gare, per portarlo in gara al meglio che possiamo. Certo, ci sarà un pizzico di ansia in più perché, nonostante l’esperienza di Mondiali ed Europei, le Olimpiadi sono un’esperienza nuova.
Com’è la tua giornata tipo di preparazione alla gara? Quali sono gli avversari che dovrai tenere più in considerazione?
La mia giornata tipo è molto semplice. Allenamento mattina e sera con interruzioni per i pasti e tanto, tanto risposo; abbiamo bisogno di quello in questo momento soprattutto una persona come me che sta facendo il calo peso, quindi tende a sentirsi un po’ più stanco del solito. Gli avversari da tenere maggiormente in considerazione, in questo momento, sono tre: il cinese Li Fabin che attualmente è in prima posizione, l’americano Hampton Miller Morris che è in seconda e il quarto, l’indonesiano Eko Yuli Irawan. Siamo noi i quattro atleti che al momento superano i trecento kili di totale e molto probabilmente dovremo vedercela tra noi.
Dopo l’argento mondiale, senti un po’ di pressione nel dover confermare l’ottimo percorso effettuato finora?
La pressione sicuramente la sento oltre che per l’argento mondiale anche perché tanti confidano in me, a partire dalla mia famiglia, la Federazione. Il CONI sta avendo un grosso occhio di riguardo nei miei confronti, perché sanno quello che sono e potrei fare. So che comunque tutti sono al mio fianco, compreso il Centro Sportivo Esercito, di cui faccio orgogliosamente parte.
Sarà la tua prima Olimpiade: cosa ti aspetti di vivere?
Sì, è la mia prima Olimpiade. Io sono una persona molto fredda e, da questo punto di vista, non sento al momento grosse differenze nell’andare ad affrontare un Olimpiade o un Mondiale. Non so però che emozioni proverò una volta arrivato a Parigi ed entrato nel Villaggio Olimpico.
Cosa porterai dietro dalla Sardegna? Magari un portafortuna, un amuleto che hai sempre con te..
Dalla Sardegna porterò sicuramente tutti i miei tifosi. Il Palazzetto di Parigi sarà pieno di sardi perché tante persone verranno a vedere la mia gara. Porterò con me anche una bandiera dei Quattro Mori che mi è stata regalata dalla Regione di cui vado molto fiero. Il mio amuleto sarà questo.
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