Musica e Spettacolo Il musicista sardo Emanuele Contis al Circo Massimo con Fabi, Silvestri e...

Il musicista sardo Emanuele Contis al Circo Massimo con Fabi, Silvestri e Gazzè

Il musicista sardo protagonista con Niccolò Fabi di uno dei momenti più toccanti dell'intero concerto a Roma

C’era anche il sassofonista sardo Emanuele Contis a Roma sul palco del Circo Massimo lo scorso 6 luglio, in occasione del concerto “Il Padrone della Festa” di Niccolò Fabi, Daniele Silvestri e Max Gazzè, riuniti per celebrare i dieci anni dall’omonimo tour e disco pubblicato per Sony/Universal.

Contis ha affiancato Niccolò Fabi in uno dei momenti più toccanti dell’intero concerto, quando è stata eseguita “Facciamo finta”. L’artista romano ha eseguito il brano accompagnato dalla sua chitarra, con le note del sassofonista di Samassi che si sono intrecciate poeticamente con quelle del cantante.

“L’incontro con Niccolò Fabi avviene la scorsa estate al Festival MEDinART di Samassi” racconta Emanuele Contis che della manifestazione del Medio Campidano è direttore artistico. “Con Ilaria Porceddu abbiamo invitato Niccolò, in quei giorni in Sardegna per un importante concerto, a passare a trovarci per un racconto intimo sulla sua vita, che poi è inaspettatamente sfociato in un piccolo concerto per chitarra e voce. In quella occasione Fabi mi ha chiesto di salire sul palco con lui per eseguire “Facciamo Finta”, e così ci siamo trovati a suonare insieme senza nemmeno una prova! Dopo qualche mese ho ricevuto una sua telefonata, con la quale mi ha proposto di replicare la magia vissuta in Sardegna al Circo Massimo in occasione del concerto legato all’anniversario del tour de “Il Padrone della Festa”. E così mi sono ritrovato a Roma, a suonare davanti a un fiume di persone, una delle canzoni più belle e struggenti degli ultimi anni”.

Fabi ha infatti dedicato “Facciamo Finta” alla figlia scomparsa in tenera età. “Abbiamo vissuto ancora il miracolo di un’esecuzione da pelle d’oca. Non siamo riusciti a dirci tante parole subito dopo, perchè l’emozione era troppa. Ricordo un momento preciso proprio appena ho soffiato l’ultima nota: Niccolò mi ha presentato e poi con la testa china ha alzato un dito al cielo, per una dedica silenziosa, intima e bellissima. In quell’attimo ho sentito tutto il peso di un momento tanto bello quanto difficile. Mentre abbandonavo il palco ho ricevuto l’abbraccio commosso di Daniele Silvestri. Quello è stato il momento esatto in cui ho veramente realizzato la potenza di ciò che era appena successo”.

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