Musica e Spettacolo Eolico, l’appello dell’attrice Caterina Murino: “I sardi dicano no”

Eolico, l’appello dell’attrice Caterina Murino: “I sardi dicano no”

La nota attrice sarda è intervenuta ieri durante un incontro tenutosi a Porto Cervo contro la speculazione delle energie rinnovabili in Sardegna

Si è tenuto ieri, martedì 11 giugno, nella piazzetta di Porto Cervo, l’incontro organizzato dal Coordinamento Gallura contro la speculazione eolica e fotovoltaica, patrocinato dal Comune di Arzachena e fortemente voluto dall’attrice sarda di fama internazionale Caterina Murino.

L’evento ha visto partecipazione delle istituzioni locali, in primis quella del sindaco Roberto Ragnedda.

“La Sardegna rischia di diventare una landa industriale in nome di una contradditoria transizione energetica, che ha il solo scopo di generare profitto: non è una battaglia che può essere liquidata in modo superficiale, parlando di ambientalismo”, interviene subito la moderatrice, Maria Antonietta Pirrigheddu.

Grande impatto emotivo ha suscito l’appassionato intervento di Caterina Murino: “Chi ha avuto la follia di svendere questa terra? A chi?”. Poi lancia un appello: “Io chiedo ai sardi, agli artisti sardi, di aiutarci… Fermamente dobbiamo dire no tutti insieme”.

Sono intervenuti, oltre al sindaco, il vicepresidente e amministratore delegato del Consorzio Costa Smeralda, Mario Ferraro; il naturalista Mirko Piras del Comitato per la biodiversità dell’Anglona; Gianni Monteduro del Coordinamento Gallura; Maria Grazia Demontis, che ha portato il saluto del Coordinamento dei Comitati sardi; la neo presidente dell’Anci Daniela Falconi; l’assessore di Sant’Antioco Luca Mereu.

In particolare, Ferraro ha osservato come lo sviluppo delle energie rinnovabili non possa interferire con le fondamentali economie del territorio: “La Gallura vive di turismo, il cui indotto incide per oltre il 60% sul Pil. È evidente il conflitto”, ha commentato. Demontis incalza: “Questa è una lotta per la libertà di tutta la Sardegna, che sta subendo un vero e proprio assalto. La nostra terra, spesso definita povera e senza possibilità di sviluppo, ha subito vessazioni dal Settecento ad oggi. Abbiamo dato tanto, anzi, ci è stato preso tanto. Oggi il popolo è consapevole e ha deciso di non piegare più la testa, ma di prendere tra le mani il proprio destino”.

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