“L’Isola non può più permettersi di perdere altro tempo nella definizione della propria politica energetica, così come non può attendere ancora a lungo l’emanazione del Dpcm Sardegna”. Lo ha detto stamattina il segretario della Cgil regionale, Fausto Durante, al ministro Pichetto Fratin nel corso dell’incontro in Confindustria sottolineando che “la metanizzazione con la dorsale dovrà essere realizzata costruendo una infrastruttura hydrogen ready, in grado di permettere l’abbandono del gas quando sarà il momento”.
Il segretario, sempre in riferimento al processo di transizione energetica che durerà alcuni decenni nei quali dovranno convivere alcune delle fonti fossili – su tutte il metano – e le fonti rinnovabili, ha poi aggiunto che “il governo nazionale e la futura giunta regionale dovranno accompagnare il processo di transizione dell’industria, riconfermando la centralità delle produzioni dei metalli non ferrosi di tipo tradizionale e investendo su terre rare, materie prime critiche e nuove potenzialità delle miniere”.
Secondo la Cgil si tratta infatti di settori nei quali la Sardegna può essere laboratorio di nuove attività, in parallelo con la salvaguardia dei posti di lavoro e la trasformazione delle competenze professionali degli addetti alle attività industriali che dovranno affrontare la transizione ecologica. Lo stesso impegno andrà garantito ai lavoratori addetti alla produzione di energia nelle centrali a carbone che dovranno cessare le attività entro breve tempo.
“Su tutto ciò – ha concluso Durante – il sindacato continuerà a insistere, se necessario anche con adeguate iniziative di mobilitazione, nei confronti del governo e della giunta regionale che verrà, che speriamo faccia meglio di quella che sta finendo il proprio mandato”.
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