Prima pagina Scomparsi a Olbia, nuovo appello dei familiari a “Chi l’ha visto?”

Scomparsi a Olbia, nuovo appello dei familiari a “Chi l’ha visto?”

I familiari dei due giovani scomparsi una settimana fa: "Qualcuno sa, ma ha paura di parlare. Aiutateci a capire dove si trovano"

Nuovo appello dei familiari dei due giovani scomparsi a Olbia sei giorni fa, Karol Canu e Giuseppe Contini, durante la puntata di ieri sera, mercoledì 30 gennaio, del programma “Chi l’ha visto?”.

La conduttrice Federica Sciarelli ha fatto intervenire i genitori dei due ragazzi, rispettivamente di 17 e 15 anni, di cui non si hanno più notizie da giovedì 25 gennaio.

La prima a parlare è stata la mamma di Karol: “Se ci sta guardando, vorrei dirgli di farsi sentire, di chiamare a casa. Non so cosa sia successo, ma possiamo parlare di tutto. Sette giorni sono tanti, non sappiamo più che fare. Se qualcuno sa qualcosa, deve parlare. La situazione sta degenerando e io sono disperata”.

Dopo una settimana, le famiglie dei due ragazzi non credono più all’ipotesi di un allontanamento volontario e temono possa essergli successo qualcosa di grave. Secondo quanto è stato riferito durante la puntata, le forze dell’ordine hanno attivato le ricerche ma non sarebbero ancora emerse piste concrete. Al vaglio anche le immagini delle telecamere di sorveglianza della città.

I due giovani sarebbero stati visti insieme l’ultima volta, da giovedì i telefoni risultano irraggiungibili.

L’amicizia tra i due, emerge ancora dalla puntata, sarebbe nata da poche settimane. “Si sono conosciuti alla fine dell’anno, uscivano sporadicamente da tre settimane, bevevano qualcosa e andavano a giocare a biliardino. – racconta il padre di Giuseppe – Non sappiamo a chi rivolgerci e da dove partire”.

“Chiedo a chi li conosce di contattare forze dell’ordine o noi familiari se sa qualcosa”, ribadisce la sorella di Karol. “Stiamo cercando i ragazzi da giorni ma non abbiamo piste o elementi da cui partire. Sembra che siano stati inghiottiti dal terreno, arrivano segnalazioni tutti i giorni ma nessuna veramente concreta. Io penso che qualcuno sappia qualcosa, ma che non voglia parlare”.

“Mio fratello è uscito senza portare via nulla – dice ancora la ragazza -, dicendo che sarebbe tornato dopo un’ora e mezza”. E il padre di Giuseppe aggiunge: “Non ha portato via nemmeno uno zaino. L’ipotesi della fuga e dell’allontanamento volontario si fa meno plausibile, stiamo pensando anche altre strade da prendere”.

La cella che ha agganciato per l’ultima volta i cellulari dei due ragazzi, prima che scomparissero, si trova vicino all’istituto agrario, alle porte della città, frequentato da Giuseppe e Karol (che aveva deciso di abbandonare la scuola). “Si potrebbe partire da qui”, dice il papà. “Io vedo che gli amici hanno paura di parlare, sia con noi che con le forze dell’ordine, – dice ancora la sorella di Karol – Ma aiutateci a capire dove sono finiti mio fratello e Giuseppe”.

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