La presunta vittima del caso che coinvolge quattro giovani (tra cui Ciro Grillo) a Tempio Pausania potrebbe aver reso dichiarazioni non realistiche su quanto accadde la notte tra il 16 e il 17 luglio 2019, quando si sarebbe svolto il possibile stupro.
A sollevare i dubbi è stato il medico legale Marco Salvi, che ritiene non credibili le ricostruzioni della ragazza sull’assunzione di alcol di quella notte. La giovane aveva dichiarato di aver consumato drink nel corso della serata trascorsa in Costa Smeralda, tra bar e la discoteca Billionaire dove aveva incontrato il gruppo di genovesi.
“La ricostruzione è smentita da elementi precisi come le condizioni di malessere in cui si sarebbe dovuta trovare la presunta vittima. Se avesse assunto tutto l’alcol che lei ha dichiarato sarebbe stata in una condizione di quasi coma etilico“.
In aggiunta, i lividi riscontrati dalla ragazza sarebbero posteriori al presunto stupro. Intanto l’informatico Mattia Epifani ha ricostruito le azioni dei cinque nelle giornate antecedenti e successive al fatto contestato, analizzando i dispositivi elettronici dei ragazzi coinvolti.
Le parti torneranno in aula il 2 e 16 dicembre. La sentenza è attesa per la primavera del 2025.
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