Regione Variazione di bilancio, Bartolazzi: “Passo avanti per una sanità più efficiente”

Variazione di bilancio, Bartolazzi: “Passo avanti per una sanità più efficiente”

Copertura dei disavanzi delle Asl, perequazione degli stipendi dei medici e non solo: arrivano circa 200 milioni per dare respiro alla sanità regionale

La manovra di bilancio dà respiro alla sanità sarda: è questo ciò che è emerso dalla parole dell’assessore Bartolazzi, come comunicato in una nota stampa della regione.

Il settore sanitario infatti è stato posto in cima alle priorità e i nuovi fondi ad esso destinati, circa 200 milioni di euro di cui 161 destinati alle Asl, consentiranno di avviare un processo di risoluzione di alcune problematiche, come la copertura dei disavanzi delle Asl o la perequazione degli stipendi dei medici.

Oltre a ciò, anche l’investimento sulla formazione, per la quale sono stati aggiunti 2 milioni e 300 mila euro per il 2024 (1,5 milioni per il 2025 e 750mila per il 2026) per adeguare le borse di studio regionali per le scuole di specializzazione nell’ambito sanitario non medico.

“Si tratta – ha dichiarato l’assessore della sanità, Armando Bartolazzi – di risultati importanti, che premiano la nostra determinazione a trovare soluzioni rapide e concrete su problematiche mai affrontate finora”.

“Sulla partita della perequazione salariale come è noto siamo impegnati da settimane ed ora oltre ai 10 milioni già previsti stiamo aggiungendo altri 15 milioni per riequilibrare gli stipendi e per chiudere una questione che andava avanti da oltre vent’anni”.

“Non soltanto. Tutte le misure approvate in variazione – ha precisato Bartolazzi – aggiungono un passo verso la strada del ritorno ad una sanità più efficiente, più efficace e più vicina al cittadino”.

“Cito l’esempio dei fondi per introdurre in via sperimentale la possibilità di fare i vaccini in farmacia, 65 mila euro per una misura che – ha concluso l’assessore – intende rendere capillare la campagna vaccinale in tutti i territori dell’isola raggiungendo anche le zone meno servite ed incentivando la prevenzione verso la quale la Sardegna è agli ultimi posti in Italia”.

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