Cagliari Funerali a Cagliari, rischio ritardi | Federcofit: “Procedure troppo lente”

Funerali a Cagliari, rischio ritardi | Federcofit: “Procedure troppo lente”

La federazione del comparto funerario italiano lamenta le lungaggini delle procedure per la constatazione di morte e per i certificati necroscopici

I funerali a Cagliari sono a rischio ritardo a causa dei tempi troppo lunghi per le procedure di accertamento di morte. A denunciarlo in una nota è Federcofit, la federazione del comparto funerario italiano, che ha inviato una lettera in merito ai vertici della ASL di Cagliari, sollecitando una risposta dopo quella già inviata nel dicembre del 2023 sulla stessa questione.

“Dobbiamo constatare che le attuali condizioni operative rischiano di compromettere che l’accertamento di morte segua la tempistica prevista” scrive la federazione. “Procedura che potrebbe protrarsi a causa sia della carenza di medici incaricati per tale funzione, sia per le distanze che caratterizzano il territorio della ASL di Cagliari”.

La lettera porta la firma del segretario nazionale di Federcofit, Piero Chiappano, e del presidente regionale della federazione, Ernesto Leonori, ed è stata inviata al direttore generale della ASL di Cagliari Marcello Tidore, al direttore sanitario Roberto Massazza e alla responsabile del servizio di medicina legale e necroscopica Milena Mocco, oltre che per conoscenza al presidente del Consiglio Regionale Piero Comandini, estensore e firmatario della legislazione funebre sarda, e all’Assessorato regionale alla Sanità.

Per risolvere la questione, Federcofit chiede che si dia piena attuazione a quanto già previsto dalla Legge Regionale n. 32/2018 sulle norme in materia funebre e cimiteriale, che prevede che anche i medici in servizio presso cliniche private, hospice e residenze sanitarie assistenziali (RSA) possano effettuare, sotto il controllo dei direttori sanitari delle rispettive strutture e dopo un periodo di sperimentazione, la constatazione di morte e la compilazione e sottoscrizione del certificato necroscopico.

“Come si può ben comprendere, l’applicazione di questa direttiva della Giunta Regionale porterebbe grande sollievo ai problemi evidenziati circa il puntuale intervento di certificazione di morte, a favore di un corretto e ben preparato ossequio alla persona defunta” conclude la lettera di Federcofit.

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