Sono state oltre 50 le visite gratuite effettuate ieri al Poliambulatorio di Terralba dalla endocrinologa Barbara Marziani per la Giornata mondiale dell’osteoporosi. Il centro ha aperto le porte alle donne con più di 60 anni per calcolare il rischio della malattia, che comporta la progressiva riduzione della massa ossea e che colpisce più frequentemente le donne in età avanzata.
“Il rischio è stato calcolato attraverso l’algoritmo DeFRA, che prevede la valutazione della paziente sulla base di una serie di domande, fra cui quelle relative ad eventuali fratture pregresse, all’apporto di calcio ed all’attività fisica svolta” spiega la dottoressa Marziani.
L’obiettivo dei controlli personalizzati è stato non solo quello di diagnosticare in fase precoce la malattia per impedire che si verifichino fratture, che rappresentano la complicanza più temibile e invalidante dell’osteoporosi, ma anche e soprattutto quello di sensibilizzare la popolazione a prendersi cura delle proprie ossa attraverso dei sani stili di vita.
Lo slogan è “No alle ossa fragili” e gli esperti consigliano cinque mosse per ridurre al minimo il rischio della malattia. “Indispensabile uno stile di vita attivo: occorre svolgere attività fisica regolarmente. Al secondo punto, un’alimentazione varia ed equilibrata, ricca di vitamina D e calcio. Importante è poi tenere sotto controllo la bilancia, evitando sia l’eccessiva magrezza sia il sovrappeso e l’obesità. Nemici delle ossa sono poi il fumo, da evitare, e l’alcol, da limitare. Infine bisogna prestare attenzione ai fattori di rischio individuali, come la familiarità alla malattia, che espone a una maggiore probabilità di svilupparla in futuro”.
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