Questa mattina l’assessore alla sanità Armando Bartolazzi ha incontrato i sindacati dei medici dell’Arnas Brotzu Anaao-Assomed, Aaroi Emac, Cimo, Cgil Fp, Cisl Medici, Fassid, Fesmed, Fvm, Uil Fpl Medici per discutere della disparità di trattamento economico rispetto ai colleghi delle alte Asl.
Non ci sarà lo sciopero, ma resta lo stato di agitazione: “Si sono dimostrati aperti alle nostre richieste e quindi apprezziamo la loro disponibilità – ha riferito Luigi Mascia, presidente regionale Cimo Fesmed – Dobbiamo aspettare un po’ di calcoli, di numeri, per questo che lo stato di agitazione rimane, però siamo fiduciosi”.
I medici del Brotzu chiedono che si applichi la legge 1 del 2023, della scorsa legislatura, che stanziava dieci milioni per la perequazione dei fondi a disposizione delle aziende sanitarie. Fondi che sono stati sbloccati, come comunicato dallo stesso assessore Bartolazzi, ma con una rimodulazione delle risorse da altri capitoli.
L’assessore è poi intervenuto ai microfoni della stampa presente e ha parlato di “un confronto serio e intellettualmente onesto su una problematica che affligge il personale medico e di tutto il comparto sanitario da almeno un ventennio”.
“Questo assessorato – ha chiarito – si è attivato già da diverse settimane per cercare di risolvere quella che è un’ingiustizia sociale. Ci sono altri fattori determinanti che andremo a vedere progressivamente, uno a uno, ma sulla perequazione finalmente è stato concordato un metodo”.
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