Cagliari Giuseppe Castaldo nuovo prefetto di Cagliari: “Ordine pubblico la priorità”

Giuseppe Castaldo nuovo prefetto di Cagliari: “Ordine pubblico la priorità”

Il nuovo prefetto di Cagliari si è presentato alla stampa e ha definito subito i suoi obiettivi. Attenzione anche alla mala movida: "Discorso complesso, necessaria collaborazione di tutti"

(Crediti foto: Ansa)

Si è ormai insediato pienamente il nuovo prefetto di Cagliari, Giuseppe Castaldo, arrivato nel suo ufficio di Piazza Palazzo circa una settimana fa.

E’ lui che subentra a Giuseppe De Matteis: oggi Castaldo, che prima di venire a Cagliari ha svolto il suo incarico di prefetto a Caserta, ha incontrato la stampa e ha definito subito i suoi obiettivi.

“Sono orgoglioso di questo incarico, è una realtà interessante – le sue prime parole – Ringrazio il ministro per questa opportunità. Stamattina abbiamo tenuto un vertice con le forze di polizia e dell’autorità giudiziaria e abbiamo avuto un primo confronto-esame delle situazione.

L’ordine pubblico è la priorità su cui intendo lavorare, abbiamo il tema delle rapine e faremo a breve una riunione regionale con gli altri prefetti e la magistratura per favorire forme di collaborazione e controllo del territori ancora più efficace. Il compito della prefettura è quello di assicurare l’esercizio dei diritti a tutti i cittadini, ma anche facilitare dialogo e ascolto”.

Fondamentale dunque la sinergia di tutte le istituzioni per cercare di risolvere i problemi, ma soprattutto garantire maggiore sicurezza alla popolazione, con un occhio rivolto anche alla mala movida, che nell’ultimo periodo ha visto diverse ‘vittime’ nei giovani.

“Il discorso è complesso – ha affermato il prefetto – non esiste una risposta unica rappresentata dalle forze di polizia, ma è necessaria la collaborazione anche delle associazioni, della società civile, degli enti locali”.

“I giovani? Un tema su cui bisogna essere tutti uniti: lo vediamo oggi, hanno un po’ perso la percezione del rischio, cioè non sono più consapevoli del loro comportamento e quindi occorre agire su più livelli di azione, formativo, scolastico e familiare”.

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