Una strage familiare quella avvenuta a Nuoro che ha coinvolto anche un vicino di casa. Il bilancio è agghiacciante: con la sua semi automatica 7.65, Roberto Gleboni ha ucciso la moglie Giusi Massetti, i due figli Martina e Francesco e il vicino di casa, Paolo Sanna.
Del figlio piccolo e del vicino, il San Francesco di Nuoro ha fatto sapere che è stata avviata la procedura di constatazione di morte cerebrale.
Maria Esterina Riccardi, madre del killer, si trova ricoverata in prognosi riservata nel nosocomio nuorese. Ferito non grave un altro figlio di Gleboni, di 14 anni. L’uomo si è poi tolto la vita.
Sulla scena del crimine hanno lavorato i Sostituti Procuratori della Repubblica Riccardo Belfiori e Sandra Piccicuto. Assieme a loro anche il personale della polizia di Stato e dell’arma dei carabinieri con i rispettivi Reparti specializzati per i rilievi scientifici. Sono stati posti sotto sequestro i due appartamenti teatro della tragedia.
Gli inquirenti stanno cercando di comprendere il movente dell’accaduto. I vicini di casa parlano di una famiglia serena, senza alcuna tensione.
Fondamentale il racconto dei sopravvissuti per fornire dettagli importanti e cercare di comprendere cosa ha scatenato la follia omicida dell’uomo, da sempre appassionato di armi per uso sportivo.
Secondo una prima ricostruzione, Gleboni ha sparato alla testa a tutte le vittime. Come se ci fosse una determinazione a sterminare la famiglia e chi gli capitasse a tiro.
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