Regione Sardegna, aumento rischio siccità | Tidili: “La situazione può peggiorare”

Sardegna, aumento rischio siccità | Tidili: “La situazione può peggiorare”

Il meteorologo ha commentato il report del World Weather Attribution: "La situazione non può che peggiorare continuando a bruciare combustibili fossili. E qui purtroppo nel frattempo si fa guerra totale alle rinnovabili"

Ieri il Wwf ha diffuso uno studio del World Weather Attribution che ha lanciato l’allarme per l’impatto che il riscaldamento globale sta avendo sulla Sardegna e sulla Sicilia. Sulla questione ha voluto esprimere un commento anche il meteorologo della Rai Sardegna Matteo Tidili.

Il meteorologo ha affidato ai social la sua riflessione: “Esistono diversi modi per caratterizzare una siccità: la siccità meteorologica è definita solo da scarse precipitazioni, mentre la siccità agricola combina le stime delle precipitazioni con l’evapotraspirazione o misura direttamente il contenuto di umidità del suolo”.

Tidili ha poi approfondito la questione: “Per valutare e quantificare la siccità agricola si utilizza lo Standardised Precipitation Evapotranspiration Index (SPEI), un indice che calcola la differenza tra precipitazioni e l’evapotraspirazione potenziale per stimare l’acqua disponibile. Più i valori SPEI sono negativi, più grave è la siccità classificata. Le figure in basso mostrano rispettivamente lo SPEI degli ultimi 12 mesi da luglio 2023 ad agosto 2024 in Italia e la relativa classificazione della siccità che per alcune aree della Sardegna orientale è estrema (D3) e contraddistinta da valori di SPEI anche inferiori a -2″.

“Analizzando diversi set di dati e tenendo sempre presente che si tratta di un clima mediterraneo insulare e che il regime pluviometrico è irregolare – ha continuato – si evince che le precipitazioni medie annue tendenzialmente rimangono invariate: al contrario aumentano sensibilmente i valori di temperatura media e di evapotraspirazione potenziale. La siccità estrema attualmente osservata, e che si verifica 1 volta ogni 10 anni in Sardegna, ora sarebbe classificata come una siccità “grave” (D2) senza gli effetti del cambiamento climatico e, con un ulteriore riscaldamento di 0,7°C, sarebbe una siccità ancora più grave (D4)”.

Infine il meteorologo ha concluso così: “Per entrambe le isole, la probabilità di una siccità come quella degli ultimi 12 mesi è aumentata di circa il 50% a causa del cambiamento climatico indotto dall’uomo e la situazione non può che peggiorare continuando a bruciare combustibili fossili. E qui purtroppo nel frattempo si fa guerra totale alle rinnovabili con le armi delle fake news…”.

Iscriviti e seguici sul canale WhatsApp

Leggi le altre notizie su www.cagliaripad.it