Prima pagina 16 sindaci sardi contro ricorso moratoria: “Rinegoziare patto costituzionale”

16 sindaci sardi contro ricorso moratoria: “Rinegoziare patto costituzionale”

Lettera inviata da 16 sindaci sardi alla Presidente della Regione Todde: "Considerazione nulla della nostra autonomia speciale". Tra le firme anche quelle dei primi cittadini di Cagliari, Sassari, Quartu e Alghero

Sedici sindaci del campo largo, tra cui anche quelli di Cagliari, Sassari, Quartu e Alghero, hanno scritto una lettera riguardo all’impugnazione della Legge 5 da parte del Governo, la legge regionale che per 18 mesi prevede il blocco della realizzazione di impianti da energia rinnovabile in Sardegna.

La missiva è stata indirizzata alla presidente della regione Alessandra Todde e al presidente del Consiglio regionale Piero Comandini: “L’atteggiamento del governo, che ha ricorso a un atto inusuale e straordinario come la richiesta di sospensiva per bloccare l’efficacia della legge regionale, è la cartina al tornasole della scarsa o nulla considerazione in cui è tenuta la nostra autonomia speciale, di quanto desueto ed anacronistico sia diventato il nostro istituto autonomistico.

I sindaci poi continuano: “È arrivato il momento di avviare ‘una nuova fase costituente’ della nostra autonomia. Bisogna riscrivere lo Statuto sardo”.

Le richieste dei primi cittadini però non si fermano qui poiché secondo loro è necessario: “Rinegoziare il patto costituzionale che lega la Sardegna allo Stato italiano. Un patto tra uguali, senza vincoli gerarchici, che assicuri alla Sardegna più poteri su tutte quelle materie dove più arrogante e invadente è la presenza dello Stato: servitù militari, paesaggio, ambiente, energia, beni culturali, ruolo internazionale della Regione”.

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