Per disciplinare la produzione d’energia da fonti rinnovabili, la Regione Sardegna ha istituito una Cabina di Regia con funzioni di indirizzo politico. Lo ha reso noto l’assessore all’Urbanistica Francesco Spanedda.
Fanno parte della cabina di regia la Presidenza della Regione, diversi Assessorati regionali, il Consiglio delle Autonomie Locali della Sardegna (CAL) e le Associazioni degli enti locali Anci, Aicree, Asel e Uncem.
Nello specifico verranno individuate le superfici sulle quali è possibile l’installazione degli impianti di produzione e delle aree che per il loro valore paesaggistico, naturale e insediativo sono incompatibili con la presenza di installazioni di tipo industriale,
La Cabina è assistita da un Gruppo inter-assessoriale di coordinamento che ha il compito di predisporre una proposta tecnica per l’individuazione delle quattro categorie di area previste dalla normativa vigente. Ovvero aree idonee, aree non idonee, aree ordinarie e aree in cui è vietata l’installazione di impianti fotovoltaici con moduli collocati a terra.
Il documento tecnico arricchirà gli indirizzi politici della Cabina di Regia, con l’obiettivo di redigere una prima versione del Disegno di Legge. Il testo licenziato dalla Giunta regionale a metà settembre sarà poi trasmesso al Consiglio Regionale per l’avvio delle discussioni in aula.
Il Consiglio avrà poi circa due mesi e mezzo per discutere, emendare e approvare il Disegno di Legge entro i tempi previsti dal Decreto Ministeriale. L’approvazione della legge permetterà ai cittadini sardi di decidere in autonomia il proprio futuro energetico.
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