La Guardia di Finanza ha sequestrato oltre 500mila euro di beni a due imprenditori cinesi, bloccando undici conti correnti e sette veicoli riconducibili a una società di commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano, materiale elettrico e termoidraulico con sede a Sestu.
L’operazione è stata portata avanti dal Nucleo di polizia economica e finanziaria della Finanza e ha consentito di accertare l’esistenza di una ditta individuale e di una srl, con a capo i due asiatici, che però erano diverse solo sulla carta. Di fatto le due società erano la medesima, perpetrando una serie di movimenti tra loro per eludere le procedure fallimentari.
La ditta individuale era in sofferenza già dal 2015, con una posizione aggravatasi nel corso degli anni e che ha portato a oltre 3 milioni di euro il debito nei confronti dell’erario. I due imprenditori secondo i militari avrebbero “sottratto alla procedura fallimentare i libri e le scritture contabili obbligatorie, omesso il pagamento delle imposte, ritardato la liquidazione giudiziale della ditta, già in stato di dissesto dal 2015”. Attraverso l’altra società, la srl, i due inoltre avrebbero “distratto merci per oltre 500mila euro dalla ditta individuale ormai decotta per trasferirle alla srl, al fine di rivenderle ed ostacolarne la ricostruzione della loro provenienza, configurando il reato di autoriciclaggio”.
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