Oristano Allevatore ucciso con una fucilata: ecco cosa è accaduto

Allevatore ucciso con una fucilata: ecco cosa è accaduto

Giuntoli, che intanto era scappato, è stato raggiunto dai carabinieri a casa sua. Non ha opposto resistenza e si è consegnato ai militari. È accusato di omicidio volontario

Francesco Salis, allevatore di Santa Giusta, è stato ucciso nella notte di venerdì 9 agosto con una fucilata. A sparare sarebbe stato Andrea Giuntoli, in seguito ad una lite avvenuta in un bar.

L’accaduto è stato ricostruito dai carabinieri della compagnia di Oristano tramite le testimonianze di chi ha assistito alla tragedia.

I due protagonisti della storia, complice forse anche qualche bicchiere di troppo, hanno iniziato a litigare per futili motivi. Ci sarebbe stato un apprezzamento a una parente, fatto da uno dei due, che ha fatto infuriare l’altro.

La lite è proseguita in strada, dove Salis ha preso un bastone e poi una roncola per minacciare Giuntoli. Il quale ha raggiunto la sua auto e tirato fuori un fucile caricato a pallini.

Tra urla e minacce, è partito un colpo. Fatale, nel basso ventre di Salis. Il personale medico del 118 ha trasportato il 44enne in codice rosso all’ospedale San Martino di Oristano, dove il muratore è deceduto poco dopo.

Giuntoli, che intanto era scappato, è stato raggiunto dai carabinieri a casa sua. Non ha opposto resistenza e si è consegnato ai militari. Ora si trova nel carcere di Massama. È accusato dalla Procura di omicidio volontario. E dovrà spiegare i motivi della lite scaturita nel sangue.

La ricostruzione dei carabinieri è stata resa nota da Ansa.

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