Il governo Meloni ha deciso di impugnare presso la Corte costituzionale la legge regionale n. 5, con la quale si introduce una moratoria di 180 giorni sulle autorizzazioni per la realizzazione di nuovi impianti rinnovabili.
Che si arrivasse a questa decisione era stato anticipato nei giorni scorsi dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin. Con la moratoria, la Regione Sardegna sarebbe andata contro il decreto sulle Aree idonee per le rinnovabili approvato a inizio luglio.
Dura la replica della presidente Alessandra Todde, che non è stata convocata in Consiglio dei Ministri.
“In queste settimane alcuni hanno giudicato la nostra una legge debole, che non bloccava nulla, inutile, un regalo agli speculatori, che il governo non prendeva neanche in considerazione. Colpo di scena. Avevamo ragione noi. Infatti, al contrario, la legge si è dimostrata efficace e di impatto, obbligando il Governo ad impugnarla chiedendone la sospensione immediata visti i tanti reclami ricevuti”.
Quindi traccia il calendario dei lavori della giunta da lei presieduta.
“Il lavoro della giunta non si ferma. La mappa delle aree idonee dovrà essere consegnata entro 180 giorni a partire dal 3 luglio e noi stiamo già lavorando alla sua stesura. Stiamo creando un comitato interno e un ufficio del Piano che si occuperanno di redigere la legge con indicazioni specifiche per le aree idonee. E lo faremo coinvolgendo i territori, le comunità, i sindaci. Inoltre, aggiorneremo il Piano Energetico Regionale, fermo al 2016, e svilupperemo la Società Energetica Regionale”.
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