Regione Spanedda: “Impianti eolici su terreni incendiati? Tutto falso”

Spanedda: “Impianti eolici su terreni incendiati? Tutto falso”

L'assessore regionale agli Enti locali: "La norma (L. 353/2000) parla esplicitamente di ‘opere pubbliche’ e non riguarda quindi la realizzazione di impianti da parte di privati"

“Alcune affermazioni apparse su vari organi di stampa riguardo alla possibilità di realizzare impianti per fonti di energia rinnovabile sui territori percorsi da incendi sono da ritenersi assolutamente infondate”. Così l’assessore regionale agli Enti locali, finanze e urbanistica, Francesco Spanedda.

“La norma (L. 353/2000) infatti – spiega l’assessore regionale – parla esplicitamente di ‘opere pubbliche’ e non riguarda quindi la realizzazione di impianti da parte di privati, che possono, al massimo, essere classificati come ‘opere di pubblica utilità’, cosa diversa dall’opera pubblica. Un’azione incivile e odiosa come l’incendio doloso non favorisce quindi, in alcun modo, la costruzione di impianti per fonti di energia rinnovabile”.

“Diffondere un’interpretazione errata delle leggi – continua l’esponente della giunta Todde – che suggerisca una connessione tra la speculazione energetica e gli incendi dolosi, rischia di procurare allarme presso le comunità locali già profondamente preoccupate per le sorti dei loro territori, e di indurre comportamenti criminosi facendo credere che, in tal modo, si possa incidere sulla possibilità di realizzare gli impianti, a discapito delle attività di agricoltori e allevatori”,

“Si invitano tutti i cittadini a verificare sempre le fonti e, nel dubbio, a rivolgersi alle istituzioni competenti”, conclude Spanedda.

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