Continua la battaglia della Sardegna contro l’autonomia differenziata voluta dal ministro Calderoli.
La Regione ha nominato tre esperti che supporteranno l’avvocatura dell’amministrazione per il ricorso per incostuzionalità da presentare alla Consulta, in attesa del deposito alla Corte costituzionale dei quesiti per il referendum abrogativo, approvati dalle cinque regioni che si oppongono: oltre alla Sardegna, ci sono anche Emilia Romagna, Puglia, Campania e Toscana.
Lo ha fatto sapere la governatrice Alessandra Todde a margine dei lavori della giunta: “Abbiamo coinvolto il professor Antonio Saitta, esperto costituzionalista nazionale, e l’Università di Cagliari e di Sassari, con i professori Andrea Deffenu e Omar Chessa – ha spiegato -, che ci aiuteranno in questo percorso, perché questa legge mina le fondamenta di specialità della Sardegna, riteniamo di avere ottime argomentazioni”.
“Questo i cittadini lo devono capire – ha aggiunto Todde – Io faccio anche un appello ai cittadini che vivono in Lombardia, ai sardi che vivono in Lombardia, in Veneto, nelle regioni del nord. Questa legge funzionerà forse per un breve periodo, perché l’egoismo mina la coesione nazionale e l’egoismo non paga a lungo termine e questa legge semplicemente vuole mettere da parte le regioni più povere”.
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