Il centrodestra si scaglia contro la governatrice Alessandra Todde e la sua Giunta per l’ultima legge sul riordino delle Province. I partiti di opposizione in Consiglio regionale, che ieri hanno votato contro la legge che riorganizza la successione dei nuovi enti sardi in sei province più due città metropolitane, hanno parlato in conferenza stampa esprimendo il loro disappunto. Assente Sardegna al centro 20Venti che ieri si è astenuta.
Per Fausto Piga (Fdi) “la legge sulle province nasce nella scorsa legislatura anche da un accordo trasversale, esisteva già un dispositivo normativo che poteva regolarizzare la fase transitoria – spiega nelle parole riportate dall’Ansa – invece la nuova maggioranza ha deciso che la legge già esistente, che tra l’altro ha passato anche il vaglio della Corte Costituzionale dovesse essere modificata”.
Per Giuseppe Talanas (Forza Italia) “non c’era alcuna urgenza di portare in Aula questa legge, serviva affrontare i temi importanti come la siccità che sta affliggendo l’isola, le guardie mediche turistiche, la sanità territoriale”. Umberto Ticca (Riformatori) rincara la dose: “Questi primi cento giorni sono stati per il momento inutili per le emergenze nella Sardegna – ha ribadito – serve solo a moltiplicare poltrone”.
Il conto dei nuovi incarichi lo fanno Gianni Chessa e Alessandro Sorgia del gruppo Misto: “Saranno 13 ruoli e 12 nuovi incarichi: gli attuali sei commissari e subcommissari, sarebbero sostituiti da nuovi 12 amministratori e commissari straordinari liquidatori dei tre enti cancellati”.
Talanas infine aggiunge: “Abbiamo già dato disponibilità per entrare in Aula con un provvedimento d’urgenza per tagliare gli staff, lo ribadiamo, ma loro non vogliono”.
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