In occasione delle delle operazioni di controllo dei tre nuovi nati della stagione 2024 di falco pescatore a Capo Caccia, è avvenuta una lieta scoperta.
Rinvenuto infatti un secondo nido con altri due nuovi nati che si aggiungono ai tre del primo nido. Capo Caccia e Porto Conte sempre di più metà prescelta per le specie di rapaci prioritarie per conservazione.
I due parchi, marino e terrestre, e la zona speciale di conservazione stanno diventando ormai siti elettivi per non solo per l’avvoltoio grifone, ma per l’avvoltoio capovaccaio e, soprattutto, per il falco pescatore.
Alla eccezionale scoperta del secondo nido di falco pescatore in attività con due nuovi pulli, si aggiunge l’ulteriore definizione di dettaglio dell’areale di nidificazione dell’avvoltoio Capovaccaio.
Queste due nuove scoperte fanno parte integrante delle attività specialistiche che rientrano nel progetto nazionale “Falco pescatore Italia” giunto alla sua ventesima annualità.
“Salutiamo queste ultime ed eccezionali osservazioni e scoperte con grande soddisfazione ed entusiasmo. Le nostre aree protette sono diventate un punto di riferimento per l’avifauna che gravita nel contesto ambientale marino-costiero. Un vero e proprio hot-spot per rapaci e procellariformi” commenta il presidente del Parco di Porto Conte, Raimondo Tilloca.