Sono state accolte dal ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica le modifiche della Conferenza delle Regioni sul decreto sulle aree idonee per le rinnovabili.
La nuova bozza è stata trasmessa oggi dal Mase alle Regioni, all’Anci e ai ministeri dell’Agricoltura e della Cultura. Il testo accoglie le proposte di modifica avanzate soprattutto dalla Sardegna, in particolare sull’eolico offshore e sulle competenze autorizzative delle Regioni.
Nella nuova bozza l’eolico offshore concorrerà per il cento per cento al raggiungimento delle quote regionali (6,2 gigawatt quella assegnata alla Sardegna), e non solo per il 40% come nella prima versione. Si prevede, inoltre, la possibilità per le Regioni di poter gestire le richieste avanzate dalle società energetiche e non ancora autorizzate, che nell’isola sono oltre un migliaio. Salve solo le procedure che avevano già concluso tutti gli iter autorizzativi (meno di una decina in Sardegna).
Festeggia la Regione Sardegna che ha coordinato i lavori del dossier. Ecco la nota:
“L’articolo 10, comma 1 dell’ultima bozza del dm aree idonee, su cui ci siamo ampiamente scontrati con Pichetto, dava salvi tutti i procedimenti avviati antecedentemente alla entrata in vigore delle leggi regionali di individuazione delle aree idonee. In questo caso la regione Sardegna avrebbe visto autorizzati 57 Gw anche se l’obiettivo nazionale è di 80 Gw. Quindi noi abbiamo chiesto che sia la Sardegna a decidere quali impianti in fase di autorizzazione verranno fatti salvi e quali no. Il MASE ha accettato (in attesa di conferenza domani) questa nostra richiesta. Inoltre, il Mase ha accettato anche che l’eolico off shore concorra al 100% per il raggiungimento dell’obiettivo e non solo il 40%. Adesso sarà la regione a decidere quali verranno salvati e quali no. E discilineremo anche le aree idonee quindi tutte le nuove autorizzazioni. Se così fosse, se tutto questo verrà confermato domani, non solo è una vittoria della giunta e della Todde, ma soprattutto è una vittoria dei sardi e della Sardegna. E silenzia i tanti detrattori”.
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