Sassari Domanda su inchiesta giudiziaria: Mariotti lascia il confronto elettorale

Domanda su inchiesta giudiziaria: Mariotti lascia il confronto elettorale

Il rettore di Sassari, candidato del centrodestra, ha sottolineato la disparità di trattamento tra le domande poste allo stesso e agli altri candidati presenti

Il rettore di Sassari nonché candidato del centrodestra alle prossime amministrative, Gavino Mariotti, ha lasciato l’incontro fra candidati sindaci organizzato ieri all’Hotel Grazia Deledda, nel capoluogo turritano.

A moderare il dibattito il giornalista Pier Giorgio Pinna. Al confronto non si era presentato Giuseppe Palopoli di “Sassari Svegliati”, mentre Nicola Lucchi (Civici) ha lasciato la sala quasi subito, dopo il primo giro di domande, per impegni personali. Al tavolo sono rimasti quindi Gavino Mariotti della Coalizione di centrodestra, Giuseppe Mascia del Campo largo e Mariano Brianda della Costituente per Sassari.

Il secondo giro di domande “cattive”, come dichiarato scherzosamente dal moderatore, è iniziato proprio con il rettore Mariotti riguardo l’indagine per associazione mafiosa e segreta nell’ambito dell’inchiesta “Monte nuovo” della Dda di Cagliari. Mariotti ha dato la sua versione dei fatti, ribadendo di aver conosciuto l’orgolese Tonino Crissantu all’interno delle attività universitarie riguardanti i detenuti e di essere stato invitato ad alcuni spuntini in Barbagia ai quali non ha negato di aver partecipato, aggiungendo che i suoi rapporti con gli stessi si fermavano lì.

La seconda domanda è stata rivolta invece a Mariano Brianda, al quale è stato chiesto come mai nella sua lista “dei giovani” ci siano persone attorno ai 40 anni di età.

La domanda ha suscitato la dura reazione di Mariotti che ha sottolineato la disparità di trattamento nella “cattiveria” delle domande, con il supporto di una parte del pubblico presente in sala. Dopo alcuni minuti di contestazioni e discussioni, il rettore ha deciso di abbandonare la sala seguito da diverse persone.

Il confronto elettorale è diventato così un faccia a faccia a due tra Giuseppe Mascia e Mariano Brianda, i quali si sono trovati in una situazione piuttosto scomoda e sicuramente non quella che si erano immaginati. Così anche loro, dopo una breve consultazione, hanno deciso di abbandonare il confronto e hanno lasciato il dibattito.

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