“Ho appreso con sgomento da una denuncia televisiva della grave situazione di Bruno, affetto da picacismo e trattato presso la struttura Aias di Cortoghiana. Ho già parlato del caso con l’assessore alla Sanità, presto ci incontreremo con Irene Testa, garante regionale delle persone private della libertà personale, che ha portato all’attenzione della stampa la vicenda”. Lo ha dichiarato oggi la presidente regionale Alessandra Todde a “L’Attimo Fuggente” condotto da Luca Telese e Giuliano Guida Bardi sulla FM di Giornale Radio.
La denuncia era arrivata dalla garante regionale delle persone private di libertà, Irene Testa, che aveva pubblicato sul suo profilo Facebook alcune foto che mostravano la condizione in cui era costretto a vivere Bruno, che a causa della sua patologia ingerisce tutto ciò che si trova davanti. “Da oltre sedici anni viene tenuto tutto il giorno legato per le mani, con un casco in testa. Apparentemente non perché pericoloso verso gli altri, ma verso di sé”.
Un caso che è balzato subito alle cronache di tutti i principali quotidiani nazionali. “Io non sono un medico e non spetta a me dare ricette, magari dal sapore semplicistico perché guidate dall’onda emotiva – aveva chiarito Testa – Sono la garante delle persone private della libertà personale e proprio di persone, di singoli casi ho il dovere di occuparmi. Non mi sto riferendo quindi alla struttura, ma a un caso specifico di un ospite al suo interno, per la verità già sollevato da alcuni anni dalla presidente dell’Unasam, l’Unione nazionale delle associazioni per la salute mentale, Gisella Trincas, ma anche oggetto di esposti alla Procura, di lettere all’allora ministro della Salute Speranza e di interrogazioni nel Consiglio regionale sardo”.
Oggi la presidente regionale, durante la trasmissione radio, ha commentato: “Sono sicura che, insieme, troveremo il percorso più idoneo per Bruno e per tutti i malati che vivono condizioni analoghe. Non staremo inerti, sono disponibile a confrontarci nuovamente anche tra qualche settimana per capire che cosa abbiamo fatto”, conclude Todde.
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