Cagliari Poste a rischio privatizzazione, a Cagliari protesta dei sindacati

Poste a rischio privatizzazione, a Cagliari protesta dei sindacati

Protesta a Cagliari contro un'ulteriore privatizzazione di Poste Italiane che potrebbe intaccare numerosi posti di lavoro in Sardegna

Protesta questa mattina davanti alla sede della Prefettura a Cagliari. I manifestanti si sono presentati con lo striscione “giù le mani dalle Poste”, contestando l’ulteriore privatizzazione di Poste Italiane proposta dal Governo nazionale. La protesta è stata promossa dalle segreterie regionali di Slp-Cisl, Uilposte, Confsal-Com.ni, Fnc Ugl.

I sindacati puntano il dito contro “l’ulteriore vendita di quote in mano al Mef”, attualmente 29,26%, e spiegano: “La recente proposta dell’attuale governo rischia di compromettere non solo il futuro dell’azienda in termini occupazionali con una riduzione del personale impiegato, ma anche la stabilità economica dell’Italia. Grazie ai profitti generati, il governo quest’anno ha incassato circa 200 milioni di euro di dividendi, che perderebbe, ogni anno, se si portasse a termine la vendita delle intere azioni in mano al Mef”.

“Questa vendita a fronte di un incasso immediato di circa 4 miliardi, determinerebbe un abbattimento del debito pubblico di appena 185 milioni di euro, una goccia nel mare”. Per Bruno Brandano, della Slp Cisl, “a rischio ci sono i servizi e i posti di lavoro, oltre al fatto che le Poste hanno, soprattutto nei piccoli centri, anche un ruolo sociale, nel rapporto quotidiano con le persone anziane, a volte sole e spesso anche più povere della popolazione”.

Il sindacalista spiega come “in Sardegna l’ufficio postale resta uno dei pochi servizi anche dove non ci sono più caserme dei carabinieri e neanche più parrocchie. Un servizio messo fortemente a rischio chiusura, con conseguente perdita di posti di lavoro, se dovesse andare avanti la proposta di cessione di altre quote statali. La difesa di questo servizio non è solo una questione economica, ma riguarda anche la garanzia di un servizio pubblico e di coesione sociale per tutti i cittadini”.

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