Dopo che cinque infermieri sono stati vittime di aggressioni e infortuni nel reparto di Neuropsichiatria Infantile del Microcitemico, nessuna miglioria sarebbe stata avanzata a favore della sicurezza degli operatori.
Lo denuncia la Fials, con una nota di fuoco contro la Asl di Cagliari. In cui si chiede “quali azioni siano state attuate al fine di sanare definitivamente una situazione divenuta oramai insostenibile per la manifesta pericolosità, condizione che coinvolge operatori e pazienti“.
Secondo quanto appurato dall’organizzazione sindacale, i vertici Aziendali si sarebbero limitati a reperire degli Infermieri che, su base volontaria, in prestazione aggiuntiva o straordinario dovrebbero tamponare i turni scoperti.
Un provvedimento che Giampaolo Cugliara, segretario provinciale Fials, intende come non risolutivo e che sguarnisce altri servizi/reparti.
“La Direzione Generale della Asl 8 parrebbe essere ormai da tempo nel caos e, seppure nelle difficili situazioni si faccia sostenere dal Servizio delle Professioni Infermieristiche e Ostetriche, non riuscirebbe, così appare agli occhi dei lavoratori, a porre in essere soluzioni di tutela per chi ogni giorno è costretto non solo ad offrire la propria professionalità e ma anche la propria incolumità e, se si continua in tal modo, la propria vita.
Ora volendo tralasciare l’aspetto relativo alla carenza formativa dell’Infermiere che dovrà garantire il turno scoperto in un servizio in cui non ha mai lavorato, appare evidente che tali misure debbano intendersi come provvedimenti di urgenza (uno, due giorni) alla situazione contingente ma debbano prevedere azioni risolutive poiché riteniamo che un numero così elevato di infortuni sul lavoro meriti una particolare attenzione tesa ad individuare, soprattutto, le azioni preventive da adottare stabilmente all’interno della suddetta corsia”.
Ecco allora che la Fials avanza una serie di richieste al fine di tutelare i lavoratori che rappresenta e i pazienti ricoverati.
“Primo. Sia fatta una seria puntuale e pertinente valutazione sulla dotazione Infermieristica, Medica, di personale OSS tale da renderla adeguata in ogni turno di servizio. Appare evidente a tutti che una corsia definita a medio e basso rischio, alla luce di queste evidenze debba quanto meno prevedere come prima revisione quella terminologica del rischio stesso. Secondo, si provveda all’adeguamento del personale Infermieristico, azione che potrebbe avvenire con la massima celerità se reinseriti nelle corsie i numerosi Infermieri idonei H 24 che sono stati distolti dalle loro funzioni di assistenza dirette ed impegnati a svolgere mansioni amministrative e/o inseriti in commissioni (in assenza di manifestazione d’interesse), o a svolgere il ruolo di referenti Coordinatori in presenza degli Incaricati di Funzione Organizzativa. Terzo si garantisca la presenza costante del Dirigente Medico in tutti i tre turni di servizio. Quarto, si garantisca la presenza costante, al piano del reparto, delle guardie giurate in modo da prevenire qualsiasi evento avverso. Quinto, si operi l’adeguamento dell’ambiente di lavoro, con l’obiettivo di renderlo più sicuro per gli Operatori, i pazienti e loro familiari”.
Nel caso in cui l’azienda sanitaria non dovesse venire incontro alle richieste, la Fials è pronta a rivolgersi nelle sedi di competenza.
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