Erano state accusate di aver costretto, con violenza e minacce, una dipendente a restare nel retro del negozio dove lavorava, in un noto centro commerciale a Sassari.
I fatti risalgono al 2018. Secondo l’imputazione, la responsabile e la coordinatrice del punto vendita di gioielli avrebbero impedito l’uscita dall’attività, strattonandola, di una lavoratrice al tempo 47enne.
L’intento, secondo l’accusa, era quello di evitare che la donna portasse fuori dal negozio “i propri appunti relativi alla scheda di valutazione del dipendente che la persona offesa si era rifiutata di sottoscrivere”. Le due responsabili dell’attività, dunque, avrebbero seguito tale modus operandi nonostante sapessero che la lavoratrice soffriva di attacchi epilettici.
Nella giornata di ieri, però, entrambe le donne sono state prosciolte dall’accusa di violenza privata dalla giudice Sara Pellicci.
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