Sport Lapadula: “Il calcio può aiutare a combattere le discriminazioni”

Lapadula: “Il calcio può aiutare a combattere le discriminazioni”

La punta rossoblù ha preso parte alla campagna volta a sensibilizzare i giovani sul fenomeno del razzismo e di ogni forma di discriminazione. Raccontando la propria esperienza calcistica

Nell’ambito dell’undicesima tappa della Junior TIM Cup | Keep Racism Out, Gianluca Lapadula e il Cagliari hanno accolto all’Unipol Domus i ragazzi dell’Oratorio “San Pietro” di Assemini. Che hanno potuto trascorrere una giornata indimenticabile a fianco di un grande protagonista della Serie A.

La punta rossoblù ha preso parte alla campagna volta a sensibilizzare i giovani sul fenomeno del razzismo e di ogni forma di discriminazione. Raccontando la propria esperienza calcistica, sottolineando l’importanza del rispetto e della collaborazione nello sport come nella vita.

I giovani atleti hanno quindi donato a Lapadula la maglia “1 di Noi”, simbolo della competizione Jtc | Kro. Presenti all’appuntamento, a sottolineare la sinergia a cui si aspira tra sport di base e professionistico, anche i ragazzi del settore giovanile del Cagliari Calcio.

“Il calcio, e più in generale lo sport, deve essere uno strumento per aiutare l’inclusione e combattere ogni tipo di discriminazione. Il rispetto del prossimo, delle regole, per me sta alla base di tutto, di qualsiasi rapporto. È qualcosa che mi accompagna da sempre e che considero fondamentale per raggiungere i propri obiettivi”, ha detto l’attaccante rossoblù.

Fratellanza, cooperazione ed integrazione sono proprio i valori di cui lo sport in generale e la Junior Tim Cup | Keep Racism Out in particolare vogliono farsi portavoce, guidando le giovani generazioni in un percorso che metta accoglienza e fairplay sempre al primo posto.

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