Dramma nella Casa circondariale Bancali di Sassari: un detenuto è stato trovato impiccato stamattina. Il giovane, di origine italiana, ha utilizzato un pantalone per togliersi la vita. Non si è accorto di nulla il suo compagno di cella, che dormiva.
Il detenuto era rientrato ieri sera da un ricovero in ospedale. Pare che soffrisse di problemi suicidari.
“Siamo costernati ed affranti: un detenuto che si toglie la vita in carcere è una sconfitta per lo Stato e per tutti noi che lavoriamo in prima linea”, denuncia Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.
“Il suicidio è sicuramente un evento imprevedibile, pertanto se una persona decide di suicidarsi prima o poi troverà il modo di farlo. Il problema è preventivo, non successivo” spiega Luca Fais, segretario regionale del Sappe.
“La carenza di operatori sanitari, psicologi e psichiatri è il punto cruciale della questione. A nostro avviso servono concorsi regionali e assunzioni di personale sanitario da destinare esclusivamente alle carceri sarde”, conclude.
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