Entra a spada tratta nell’inchiesta sui fondi al Vaticano Mario Becciu, fratello del cardinale Angelo e di Antonio, quest’ultimo indagato dalla Procura di Sassari.
“La Spes non è di Tonino Becciu. È una cooperativa di tipo B. Istituita dal Vescovo di Ozieri Sanguinetti come ‘braccio operativo della Caritas’. Così come si evince dallo Statuto”, scrive Mario Becciu sulla sua pagina Facebook. “Per la legge italiana – aggiunge – il rappresentante legale non è il proprietario e gli utili non possono essere divisi tra i soci. Nel caso di fallimento, i soci hanno diritto al recupero della quota soci che nel caso in questione ammonta ad € 25,00. Tonino è proprietario di ben 25 euro”.
“Dalle indagini – continua Mario Becciu – risulta che Tonino non si è appropriato di un solo euro. Tutti i soldi sono andati alla cooperativa per sostenere gli svantaggiati del territorio. Risulta, però, che è il fratello del Cardinal Becciu. Il Vescovo di Ozieri monsignor Melis ha testimoniato nel processo in Vaticano a favore del Cardinale smentendo tutte le accuse nei confronti di quest’ultimo”.
“Aspettiamo fiduciosi il confronto con i giudici”, conclude Mario Becciu.
Sul caso interviene subito anche l’avvocato Ivano Iai, difensore di Antonino Becciu, Corrado Melis, vescovo di Ozieri, e altre sette persone indagate per peculato e riciclaggio riguardo gli oltre 2 milioni di euro provenienti dai fondi 8xmille della Diocesi di Ozieri. “Le persone coinvolte – dice Iai – allo stato solo indagate, manifestano l’esigenza di chiarire la propria posizione e chiedono il più sollecito accertamento giudiziale dei fatti, certi dell’infondatezza assoluta delle accuse mosse dalla Procura”.
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