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La triste storia di Pasqualina: tartaruga intrappolata nel nylon e salvata ad Arbus

L'esemplare di Caretta Caretta è stato rinvenuto a Capo Pecora e ora gli esperti del Cres stanno curando il danno fatto dal nylon

Era finita sugli scogli e non riusciva più a nuotare a causa di un sacchetto di nylon che le aveva quasi tranciato una delle pinne. Questa la triste storia della tartaruga Pasqualina, una Caretta Caretta soccorsa ieri a Capo Pecora, sulla costa di Arbus, che adesso gli esperti del Cres, il centro di recupero delle tartarughe marine del Sinis, stanno cercando di salvare.

“Purtroppo, l’animale ha un problema serio ad un arto ed è stato necessario intervenire per evitare danni peggiori” scrive sui social l’assessore all’Ambiente uscente Marco Porcu. Un salvataggio reso possibile “proprio perché in Sardegna è presente una Rete di eccellenza, coordinata dal competente Servizio dell’Assessorato alla Difesa dell’Ambiente, il cui funzionamento è finanziato dalla Regione Sardegna con un contributo ordinario annuale complessivo di 160mila euro, ripartito tra i Centri di recupero e primo soccorso della Rete regionale per le attività di soccorso, cura, riabilitazione della fauna marina e gestione degli eventi straordinari di nidificazione”.

Pasqualina è stata trovata da un giovane di Villacidro che, mentre camminava vicino agli scogli, ha visto la tartaruga ferita e con attorcigliato a una delle pinne un sacco di nylon. Il giovane l’ha liberata e ha chiamato il Corpo forestale. Sul posto è arrivato il personale della stazione di Guspini che ha preso in consegna l’esemplare e l’ha affidata agli esperti del Cres, Andrea De Lucia e Andrea Camedda. La Caretta Caretta è stata portata alla clinica veterinaria Due Mari e dopo le visite sarà curata dagli esperti del Cres.

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