Prima pagina Regionali 2024, perché Paolo Truzzu ha perso le elezioni

Regionali 2024, perché Paolo Truzzu ha perso le elezioni

Il sindaco di Cagliari era previsto nella competizione regionale da tanto tempo (ne parlammo a settembre): a pesare sulla sconfitta le frizioni interne e evidenti difetti di comunicazione

Al secondo posto delle elezioni regionali della Sardegna si è piazzato Paolo Truzzu. Che per questa competizione era previsto da tanto tempo (ne parlammo a settembre) e che si è ritrovato a dover fare una campagna elettorale di rincorsa in tutta l’Isola.

Il dato finale parla di un 45%, con oltre 320 mila voti conquistati. Ha fatto peggio della somma delle liste che lo sostenevano, che hanno raggiunto un impressionante 48,8%.

Sono state tante le motivazioni che hanno portato alla sconfitta. Truzzu si è preso la responsabilità complessiva, anche al di là delle sue reali colpe. La sua discesa in campo, preparata e imposta da Fratelli d’Italia, ha creato più crepe nel centrodestra di quelle che si sono palesate nel centrosinistra. E come ha indicato l’analista Alessandra Ghisleri, sono state decisive.

Sicuramente al sindaco di Cagliari ha difettato la comunicazione. Non che non ci sia stata. Ma non è stata ben inquadrata per le esigenze della campagna elettorale. Lo slogan “No slogan” è stato un brutto segnale, come ha spiegato l’analista Marco Venturini, così quel continuo camminare in ambiguità sulla linea del “continuità sì – continuità no” con la giunta Solinas.

E come se non bastasse l’assenza di slogan e di programma (non leggibile fino agli ultimi giorni di campagna elettorale), nei cartelloni in giro per la Sardegna è stato presentato il viso di Giorgia Meloni. Oscurando in tutto e per tutto Truzzu: in una campagna partita ad handicap per il poco tempo a disposizione, è stata una mazzata.

E sempre la comunicazione ha pesato soprattutto a Cagliari. Truzzu dice: “Al termine dei lavori, la città sarà più bella”. È evidente che la prospettiva ai cagliaritani non è arrivata. Che lui o chi per lui non è stato in grado di far capire la bontà del lavoro fatto. Così ha subìto la bocciatura.

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