“Questa mattina ho chiamato Alessandra Todde, le ho fatto gli auguri”. Queste le parole del sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, candidato del centrodestra alle regionali sarde, in conferenza stampa per fare il punto sulla sua sconfitta, seppur di una manciata di voti, con il 45% delle preferenze in tutta l’Isola.
Dopo una nottata trascorsa senza alcuna dichiarazione, il primo cittadino cagliaritano esprime le sue congratulazioni alla neoeletta presidente regionale, che si è assestata sul 45,3%.
“Ovviamente ci vedremo in Consiglio regionale – continua Truzzu – per gli interessi della Sardegna e dei sardi. Il risultato ci vede sotto di qualche migliaio di voti a fronte di 750mila elettori, un distacco di uno sputo. Mi dispiace perché pensavo di raggiungere un altro risultato”.
“Quello che posso dire – continua il primo cittadino cagliaritano -, perché ho sempre avuto l’abitudine delle mie responsabilità, è che la responsabilità è del sottoscritto e di nessun altro. Ringrazio tutti coloro che in queste settimane ci hanno sostenuto per raggiungere un risultato che resta importante”.
A penalizzarlo, conferma lo stesso Truzzu, è stata la sua città. “Mi sembra che a Cagliari ci sia stato un voto contro il sottoscritto e non contro la coalizione – dice il candidato del centrodestra – ma rifarei comunque le stesse scelte che ho fatto. Ho sempre pensato che la politica debba avere una visione, e ho cercato di dare una visione alla città ma probabilmente non sono riuscito a trasmetterla ai cittadini”.
Il voto disgiunto ha influito sul risultato? “C’è sempre stato, non penso abbia inciso così pesantemente”, dice Truzzu senza mezzi termini.
Cosa farà, ora il sindaco di Cagliari? “Sono praticamente arrivato alla fine del mio mandato da sindaco, quindi proseguirò il mio impegno in Consiglio regionale, alla guida della coalizione di centrodestra. Voglio continuare a dare il mio contribuito alla Sardegna”.
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