Era finita a processo per aver svaligiato una tabaccheria di Sorso, all’inizio di gennaio del 2019. Un raid notturno, si era detto, messo in atto insieme a un complice, mai identificato, che aveva fruttato un bottino di circa cinquemila euro.
A inchiodare una 60enne del paese in provincia di Sassari e farla arrivare davanti al giudice con l’accusa di furto aggravato era stata una testimone oculare che l’aveva riconosciuta e indicata ai carabinieri. Ma la stessa qualche giorno fa in aula è entrata in confusione davanti alla foto dell’imputata – inserita in mezzo ad altre donne molto simili a lei – e l’ha fatta assolvere per non aver commesso il fatto.
Quando alla testimone, all’epoca dei fatti 18enne, è stato mostrato in aula il “book” utilizzato dai carabinieri con i volti di nove donne, la giovane ha iniziato a porsi qualche problema.
Alla domande della giudice Anna Pintore, che le ha chiesto di confermare che la persona che aveva riconosciuto durante il furto fosse l’imputata, la testimone ha iniziato a ritrattare la dichiarazione fatta cinque anni fa davanti ai carabinieri della stazione di Sorso.
“La prova si forma in aula – le avrebbe detto la giudice – e lei deve essere certa adesso che la persona che ha indicato è quella che ha visto allontanarsi dalla tabaccheria dopo il furto”.
Anche l’avvocato Marco Palmieri, difensore della sessantenne, ha incalzato la testimone, chiedendole se fosse certa di averla vista scassinare la tabaccheria in compagnia di un’altra persona, mentre lei prendeva le sigarette al distributore automatico.
Successivamente, le sono state mostrate le foto in bianco e nero sbiadito di nove donne, tutte molto simili, e la testimone ha ammesso di non poter confermare che a commettere il furto fosse stata la donna ritratta nella foto numero 5 della scheda. “Non lo so, sono passati cinque anni” ha detto alla giudice.
Davanti ai numerosi tentennamenti, quindi, la giudice, nonostante la richiesta di condanna del pm a un anno e due mesi di reclusione, ha accolto la richiesta dell’avvocato Palmieri e assolto la donna per non aver commesso il fatto.
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