Fabrizio Congiu, accusato di essere l’omicida di Venerato Sardu, è stato scarcerato per scadenza dei termini di custodia cautelare. Una decisione che ha scatenato le proteste, dure, della figlia della vittima.
Il fatto è avvenuto un anno fa a Cagliari, nel quartiere di Is Mirrionis. Secondo quanto ricostruito, Congiu avrebbe ucciso Sardu in seguito ad una lite per diversi affitti non pagati. Oggi però non è del tutto libero: deve seguire l’obbligo di dimora a Sestu, di firma e il divieto di espatrio.
“È stato messo in libertà un assassino” lamenta Isabel Sardu. “A febbraio dello scorso anno mio padre è stato brutalmente assassinato“.
Poi spiega il rapporto tra il padre e il presunto omicida. “Non pagava l’affitto da prima della pandemia, motivo per cui era stato chiesto uno sfratto, che per vari motivi il tribunale ha rimandato fino a dopo la pandemia, lasciando questa persona oltremodo in locazione presso l’abitazione di mio padre”.
Congiu viene descritto come una persona particolarmente aggressiva. Per due volte è stato denunciato dalla famiglia Sardu per i propri atteggiamenti.
“Dalle dichiarazioni di più di una persona della zona è emerso che Congiu, spesso, per restare buono chiedesse denaro in prestito a chiunque anche a mio padre, che talvolta per il quieto vivere e la sua sicurezza gli aveva concesso. A quanto pare, il giorno della sua morte mio padre quei 20 euro glieli aveva negati. Erano in causa e aspettava di buttarlo fuori, non ne poteva più”.
Alla fine del lungo post pubblicato su Facebook, Isabel dà un invito ai cagliaritani: “Se doveste vederlo in giro a Cagliari o altrove, vi prego di segnalarlo e di starci lontani. Prestate attenzione”.
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