“Le condizioni di Silvia sono peggiorate”. Così l’avvocata Giulia Bongiorno ha chiesto al giudice di prendere provvedimenti per tutelare la sua assistita, presunta vittima di stupro di gruppo nel processo che vede indagati Ciro Grillo, figlio di Beppe, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia.
Bongiorno, dunque, ha chiesto che questa udienza si svolga in forma protetta. Richiesta accolta dal collegio che ha deciso che il controesame a Silvia da parte dei legali della difesa, si svolgerà con un drappo nero a “proteggere” la parte offesa.
Solo i giudici potranno vederla in viso, non gli avvocati che le porranno le domande.
Le condizioni di salute della giovane, secondo il referto medico presentato da Bongiorno, sarebbero peggiorate in seguito all’esame che ha portato la ragazza a rispondere a oltre mille domande sulla presunta aggressione sessuale subita, per un totale di 22 ore.
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