Oristano Uccise la figlia di 13 anni a coltellate: scontro sull’infermità mentale

Uccise la figlia di 13 anni a coltellate: scontro sull’infermità mentale

Per gli specialisti di gip e e per la difesa, Monica Vinci ha un vizio totale di mente. Per il consulente del pm invece solo parziale. Ora tocca al Pubblico Ministero decidere

Scontro tra le perizie sull’infermità mentale di Monica Vinci, la 52enne che uccise la figlia di 13 anni, Chiara Carta, con trenta coltellate.

Davanti alla giudice del Tribunale di Oristano Federica Fulgheri sono comparsi i tre psichiatri che si stanno occupando del caso.

La donna è accusata di omicidio volontario. Tra i quesiti si cerca di capire se fosse capace di intendere e volere in maniera totale o parziale. Per gli specialisti di gip e e per la difesa, Monica Vinci ha un vizio totale di mente. Per il consulente del pm invece solo parziale.

Tutto adesso è in mano al Pubblico Ministero. Se decide di accettare la totale infermità mentale, la donna non andrà a processo perché non imputabile. In caso contrario il sostituto procuratore chiederà al giudice il rinvio a giudizio.

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