Rischio di interruzione delle cure per circa 22.000 pazienti, di cui il 60% in carico nei centri del Sud e delle isole. Questi i numeri arrivati dal Ministero della Salute e denunciati dal consigliere regionale del Pd, Roberto Deriu, in merito al taglio dei fondi previsto nella legge di bilancio nazionale per gli ambulatori che curano i disturbi alimentari.
“Migliaia di pazienti sardi affetti da disturbi alimentari rischiano di vedere interrotto il percorso di cure specifiche a causa dell’azzeramento dei fondi destinati agli ambulatori a causa di una disposizione prevista dalla legge di bilancio recentemente approvata dal Parlamento” spiega Deriu. Il consigliere Dem è inoltre primo firmatario di una interrogazione rivolta all’assessore regionale alla Sanità, Carlo Doria.
“Quei fondi avevano permesso di creare nuovi ambulatori istituiti appositamente per prendere in carico i pazienti con queste patologie. Con l’azzeramento del contributo, le strutture presenti in Sardegna rischiano di chiudere, con tutte le gravi conseguenze che ciò comporta”.
Il consigliere torna sui numeri: “Prima del Covid i morti annui per disturbi alimentari si aggiravano intorno ai 3.000 l’anno, mentre nel 2020 sono stati ben 5.000. Non solo: anoressia, bulimia e altri disturbi del comportamento alimentare sono la seconda causa di morte tra gli adolescenti, dopo gli incidenti stradali, con un bilancio di 3.780 decessi in Italia nel 2023. È doveroso che la Regione e l’assessore alla Sanità intervengano con urgenza per rimediare a questa grave situazione”.
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