Cagliari Milleproroghe, il PD sardo: “Lirico di Cagliari a rischio, Truzzu rimedi”

Milleproroghe, il PD sardo: “Lirico di Cagliari a rischio, Truzzu rimedi”

Per i parlamentari Lai e Meloni l'assenza di disposizioni relative ai precari delle Fondazioni Lirico Sinfoniche "è molto preoccupante, anche per Cagliari"

“L’assenza di disposizioni relative ai precari delle Fondazioni Lirico Sinfoniche nel testo del decreto Milleproroghe è molto preoccupante” affermano i parlamentari sardi del Partito Democratico Marco Meloni e Silvio Lai.

“Al moltiplicarsi delle difficoltà operative e finanziarie delle Fondazioni, si aggiunge una modalità di gestione dei concorsi e delle assunzioni irresponsabile da parte di taluni enti locali, come è successo a Cagliari con il Teatro Lirico. Infatti, per responsabilità del Cda guidato da Paolo Truzzu, sindaco della città, è stato bandito un concorso in circostanze che hanno frenato moltissimo la partecipazione, tanto che attualmente ci sono ancora almeno 10 posti vacanti per coprire la pianta organica” proseguono i parlamentari.

“Negare la possibilità, prevista dal decreto Milleproroghe dello scorso anno, di coprire stabilmente la metà dei posti vacanti nelle Fondazioni mediante concorsi interni tra i precari, significa far perdere alle maestranze artistiche e tecniche – e in particolare, a Cagliari, alle decine di artisti e tecnici di grande professionalità che da anni, talvolta decenni, reggono sulle loro spalle le attività del Teatro – le speranze di poter far pesare l’esperienza maturata nelle nuove procedure concorsuali che sarà necessario adottare”.

Per questo il PD presenterà un emendamento al decreto governativo nelle prossime settimane.

“La maggioranza, e in particolare a FdI, partito della premier Giorgia Meloni e di Paolo Truzzu, probabile candidato alla presidenza della Regione Sardegna, riconosca le sue dimenticanze e i sui errori e provi a porvi rimedio, approvando il nostro emendamento. Un intervento che non cambierà certo il giudizio sulla concezione della cultura da parte della destra, che la vede come un terreno esclusivo di occupazione del potere, né a far cambiare idea agli elettori cagliaritani e sardi sulle inefficienze di chi che in questi anni ha governato la città capoluogo e la Regione. Ma che perlomeno potrebbe correggere una inspiegabile stortura e aprire una prospettiva di stabilizzazione delle maestranze precarie di uno dei massimi luoghi di espressione artistica della Sardegna” concludono Meloni e Lai.

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