Il dimensionamento scolastico continua a far discutere. Le proteste e le mobilitazioni si moltiplicano in tutta la Sardegna, con l’ultima petizione lanciata su Change.org per il territorio di Quartu Sant’Elena che ha raccolto ben 3.400 firme.
“Con la delibera n. 46/25 del 22 dicembre 2023, la Regione Autonoma Sardegna propone di chiudere 42 autonomie scolastiche, il 15,5% delle 270 presenti nella nostra Isola. Ma sul territorio di Quartu il taglio sarebbe ancora più drammatico in quanto verrebbero soppressi 2 istituti su 6, quindi il 33,3% delle autonomie quartesi sparirebbe da un giorno all’altro” spiega l’autore della petizione Piero Piasotti.
“Al di là dell’esigenza di rientrare nei nuovi parametri stabiliti dal Ministero, che prevederebbero istituti compresi fra i 900 e i 1000 alunni, i criteri scelti dalla Regione Sardegna sembrano non tenere conto minimamente delle esigenze del territorio, ma siano piuttosto orientati verso la scelta più facile”.
Ovvero, secondo Piasotti, la Giunta ha deciso di “prendere le 2 scuole col numero minore di alunni, l’I.C.3 e l’I.C.2, sopprimerle e inserire i loro plessi in altri istituti, creando così dei mostri da 1200/1300 alunni, ben oltre i parametri stabiliti dal ministero”.
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