Nuoro Orgosolo introduce la tassa di soggiorno: il paese si divide

Orgosolo introduce la tassa di soggiorno: il paese si divide

La minoranza in Comune attacca: "Il provvedimento peserà come un aggravio di burocrazia in capo ai gestori"

(Foto credit: Aldo Ardetti)

Orgosolo introduce la tassa di soggiorno. Nel paese barbaricino più visitato in Sardegna, dal prossimo 1°aprile ogni turista pagherà 1 euro per pernottare in un b&b o in un hotel.

Così il Comune, noto in tutto il mondo per i suoi magnifici murales, intende coprire una parte dei servizi turistici, aiutando così le casse dell’amministrazione locale.

Ma la delibera, approvata in aula il 29 dicembre, non è piaciuta alla minoranza che ha votato contro il provvedimento.

“Non ci risulta siano stati sentiti gli operatori né sia stata convocata a esprimersi la Commissione per il turismo – attaccano in una nota i consiglieri comunali Dionigi Deledda, Nicola Garippa, Antonio Devaddis e Pasquale Lovicu -. Il provvedimento peserà come un aggravio di burocrazia in capo ai gestori che devono effettuare la riscossione, rilasciare quietanza, versare il pagamento al comune, conservare fatture e ricevute ecc. In più nella previsione di bilancio si pensa di incassare dalla tassa 4 mila euro all’anno, immaginiamo che investimento si può fare per il turismo con questa cifra”.

Immediata la replica della maggioranza che difende il provvedimento. “L’imposta di soggiorno è assolutamente opportuna tanto più in un paese turistico che ha pochi fondi per offrire i servizi necessari – dice all’Ansa il vicesindaco Peppino Rubanu – A Orgosolo ci sono circa trenta b&b che offrono complessivamente circa 300 posti letto, più qualche hotel. Prima si veniva in giornata, oggi invece sono molti i turisti che decidono di rimanare per una o più notti ed è giusto che il Comune istituisca l’imposta e restituisca i servizi”.

I fondi incassati, spiegano dal Comune, serviranno per la ristrutturazione dei murales, vera attrattiva del paese barbaricino, per un infopoint per la segnaletica e le manifestazioni culturali, ma anche per riparare i danni provocati da atti vandalici.

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