Il Fantacalcio sta impegnando tantissimi appassionati di calcio anche in Sardegna. In tanti inizieranno con l’avvio della prima giornata di campionato di Serie A (sabato 17 agosto) mentre tanti altri attenderanno la chiusura del calciomercato.
Quindi tutti pronti a misurarsi nelle aste, col proposito di comporre la miglior squadra possibile per vincere le leghe (i campionati) delle diverse app del settore. Ma perché questo gioco appassiona così tante persone?
“Nel mio caso, si fa per svagarsi un po’ e non limitarsi a essere solo colleghi di lavoro..” spiega Ignazio, che nella sua Lega ha saputo unire cagliaritani e sassaresi.
Silvio racconta che “lo faccio per più motivi. Prima di tutto la compagnia, è una scusa per sentire qualche amico e collega anche fuori dalla classica routine casa-lavoro. Poi perché mi ricorda i videogiochi di quando ero ragazzino, preferivo quelli dove facevo l’allenatore e scommettevo su giovani promesse sudamericane (mi sentivo un piccolo Cellino). E poi mi esalta l’idea, da interista, di soffrire per un gol fatto da Lautaro quando ce l’ho contro o festeggiare per un gol di un milanista”.
“Io ero dieci anni esatti che non lo facevo più perché si era sciusciato il gruppo. Ma lo rifaccio volentieri da questa stagione perché fa cricca ed è divertente la presa per il cu** del lunedì” aggiunge Giancarlo.
Francesco invece lo fa per la forte passione per il calcio. “Non seguo altro sport. Passo ore a studiarmi le squadre, a ragionare sulle diverse combinazioni. L’asta è il momento preferito, bisogna essere come un giocatore di poker. Ti può andare bene, quanto male. Poi inizia il campionato ed è uno scherzo continuo. Tanti sfottò. Poi sono tre anni di fila che vinco, dunque non posso lasciare”.
Mauro lo vede come “un modo per stare in compagnia anche da lontano. Sono in una lega con lombardi, romani e veneti. Sono l’unico sardo, ma siamo tutti amici. Ci divertiamo un sacco. La mia fidanzata un po’ meno”.
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