Dopo l’aggressione verbale subita dal sindaco di Quartu Sant’Elena Graziano Milia sulla vicenda del Tyrrhenian Link, la presidente del Consiglio comunale, la maggioranza consiliare e gli assessori fanno quadrato intorno al primo cittadino, condannando “fermamente l’aggressione verbale di inaudita violenza rivolta al sindaco”.
“Le scelte politiche assunte in questi anni di Amministrazione sono state sempre condivise e rivendicate con forza da ogni gruppo politico che compone la nostra maggioranza e continueranno ad esserlo. In queste settimane sono pervenute, attraverso differenti canali, varie affermazioni che ci sentiamo di confutare, argomentando con onestà intellettuale e responsabilità amministrativa, dovuta ai nostri cittadini. Il TL è un elemento di una rete più complessa che consente esportazione e importazione. La Sardegna non è un produttore particolarmente importante di energia da fonti rinnovabili (7° per eolico, 6° per fotovoltaico, 5° per kw/abit), al contrario la quota principale di produzione proviene ancora da centrali tradizionali a carbone, altamente inquinanti e la cui chiusura è giustamente prevista negli anni immediatamente a venire. Se oggi la produzione globale è superiore al consumo locale, con la chiusura annunciata e auspicabile delle centrali a carbone, la Sardegna produrrà meno del 50% del proprio fabbisogno. La conclusione è che per anni la Sardegna sarà importatrice di energia elettrica, e il TL sarà indispensabile per garantire l’approvvigionamento minimo necessario. È quindi auspicabile che nei prossimi anni ci sia un riequilibrio che consenta a tutti sicurezza e disponibilità di energia”.
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