Prima pagina Cooperazione, dalla Regione aiuti umanitari a Palestina e Ucraina

Cooperazione, dalla Regione aiuti umanitari a Palestina e Ucraina

La Regione finanzierà con 850mila euro i progetti per i paesi in via di sviluppo e la presidente Todde ha voluto destinare il 20% delle risorse per Palestina e Ucraina

La Regione Sardegna sostiene con un contributo economico i paesi in via di sviluppo, nonché i territori martoriati dalla guerra dell’Ucraina e della Palestina. Ad annunciarlo è la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, dopo l’approvazione da parte della Giunta, per l’annualità 2024, degli indirizzi per la realizzazione degli interventi di cooperazione internazionale allo sviluppo.

“La Regione Sardegna, in attuazione della legge regionale 11 aprile 1996, n. 19, supporta la realizzazione di iniziative di cooperazione allo sviluppo promosse da Enti Locali, organizzazioni della società civile e soggetti del mondo accademico” precisa la presidente. “Coerentemente con gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, la Regione eroga annualmente aiuti finanziari diretti a sostenere iniziative il cui intento primario è favorire, nel medio e lungo periodo, uno sviluppo equo e sostenibile nei Paesi di intervento”.

“La dotazione finanziaria per l’annualità 2024 è di 850 mila euro di cui, 400 mila per l’erogazione di contributi a favore degli Enti locali e delle Università e 450 mila euro per l’erogazione di contributi a favore delle Organizzazioni non governative e delle Associazioni di volontariato”.

Le iniziative finanziabili sono per il raggiungimento degli obiettivi di Sviluppo Sostenibile e devono essere coerenti con i settori e i Paesi prioritari definiti dal “Documento triennale 2021-2023 di programmazione e indirizzo per la cooperazione internazionale allo sviluppo” del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI). Le stesse devono concorrere a favorire uno sviluppo socio economico sostenibile di lungo periodo nei territori di intervento, sostenere le politiche di decentramento, il rafforzamento della governance a livello locale e la democratizzazione delle autonomie locali dei Paesi partner.

Le aree prioritarie di cooperazione sono i Paesi dell’ Africa Mediterranea (Egitto, Tunisia), Africa Orientale (Etiopia, Kenya, Somalia, Sudan; 3. Africa Occidentale: Burkina Faso, Niger, Senegal), Africa Australe (Mozambico; 5. Medio Oriente: Giordania, Iraq, Libano, Territori Palestinesi), Balcani (Albania), Europa Orientale (Ucraina), America Latina e Caraibi (Cuba, El Salvador) e Asia (Afghanistan).

Iniziative progettuali di particolare rilievo strategico per l’azione regionale, potranno essere realizzate anche in aree geografiche diverse da quelle elencate, purché sempre riconducibili a Paesi in via di sviluppo.

Le istanze di finanziamento potranno essere presentate da soggetti capofila con sede legale e operativa in Sardegna.

La Presidente propone inoltre di destinare almeno il 20% delle risorse disponibili a progetti di emergenza in favore dei Territori Palestinesi e dell’Ucraina con l’obiettivo di fornire aiuti umanitari e assistenza alla popolazione civile, agli sfollati e ai profughi.

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