Medicina e Scienza Sassari, utilizzata metodica all’avanguardia per gli interventi alla tiroide

Sassari, utilizzata metodica all’avanguardia per gli interventi alla tiroide

Diversi interventi mirati e a bassa invasività che hanno permesso di conservare la funzionalità della tiroide e, nell'arco di 24 ore, hanno consentito ai pazienti di fare ritorno a casa

Diversi interventi mirati a bassa invasività hanno permesso di conservare la funzionalità della tiroide e, nell’arco di 24 ore, hanno consentito ai pazienti di fare ritorno a casa. Sono stati realizzati per la prima volta nell’Aou di Sassari.

La metodica utilizzata, considerata all’avanguardia, è la termoablazione con radiofrequenza dei noduli tiroidei benigni. I primi trattamenti, su pazienti con un’età media di 50 anni, sono stati effettuati nella sala angiografica, al secondo piano del Palazzo Clemente.

“Non richiede incisioni chirurgiche – spiega il dottor Francesco Pintus, il radiologo interventista che ha effettuato gli interventi – ed è in grado di ridurre il volume dei noduli tiroidei”.

Il trattamento viene eseguito in anestesia locale, con leggera sedazione e la procedura, sotto guida ecografica, dura pochi minuti. “In sostanza – spiega ancora lo specialista – il radiologo interventista introduce un ago elettrodo nel nodulo e, attraverso un generatore di radiofrequenza, produce sul tessuto un effetto termico che porta a necrosi il nodulo e ne riduce la dimensione”.

La parte che diventa necrotica quindi verrà sostituita nel tempo da tessuto fibroso-cicatriziale. In sostanza la tecnica consiste nella “bruciatura” del tessuto che compone il nodulo, sfruttando il calore sprigionato da una sorgente di energia.

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