A Pasqua e Pasquetta si registra il tutto esaurito negli agriturismo della Sardegna, con una tendenza in forte crescita.
Lo ha annunciato Simone Ciferni, presidente di Terranostra Sardegna, l’associazione di Coldiretti nata per sostenere e promuovere gli agriturismo.
Per le festività pasquali il turismo di prossimità e il made in Sardegna sono le parole chiave. Sulla tavola non mancheranno prosciutto, salame, guanciale, formaggi, primi a base di pasta fatta in casa, ravioli, culurgiones, fregula e le preziose lorighittas. Poi ancora carciofi, cardi, favette, asparagi selvatici, olive, maialetto. L’agnello sardo a marchio Igp, indicazione geografica protetta, si conferma il piatto preferito.
Il pasto si chiude con una ricchezza di dolci tipici richiestissimi. Sono 243 le specialità isolane della tradizione create da oltre 1.800 aziende. Casadinas, tiliccas, seadas, pardulas ma anche colombe e uova di cioccolato, sono tra i dolci che si porteranno in tavola.
Le tavole sarde dunque si arricchiscono con i prodotti della tradizione. L’Isola vanta una notevole quantità di prodotti ad elevata vocazione artigianale, buoni e sani.
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