Confagricoltura Sardegna e le sue quattro Unioni interprovinciali di Cagliari, Oristano, Nuoro-Ogliastra, Sassari-Olbia-Tempio, hanno consegnato ai Prefetti regionali un report che descrive lo stato di crisi del comparto agricolo, le azioni svolte e le possibili soluzioni.
Il report è composto da dodici pagine, dove si contestualizza la situazione attuale all’interno delle crisi internazionali, dalla pandemia del Covid fino ai conflitti russo-ucraino e israelo-palestinese, che hanno portato al rialzo i prezzi delle materie prime, dell’energia e di conseguenza dell’inflazione.
E poi le gravi conseguenze causate negli ultimi mesi dai ritardi dei pagamenti dei premi agricoli, con circa 10mila imprese interessate in Sardegna, e dalla crisi climatica in corso con la siccità che ha investito diverse aree dell’Isola portando a un calo di circa il 50% delle riserve idriche.
Gli obiettivi sono quelli di rivedere la politica agricola comune (Pac), la revisione dell’assetto organizzativo delle tre Agenzie regionali (Laore, Agris e Argea) e dell’Assessorato dell’Agricoltura. Tra i tanti punti, il documento si è occupato anche del problema del dissesto idrogeologico e della programmazione sulla gestione della fauna selvatica, secondo Confagricoltura “una piaga ormai fuori controllo nelle produzioni agricole di diverse realtà dell’Isola”.
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