Cagliari Il Tribunale di Cagliari concede semilibertà al killer di Noemi Durini

Il Tribunale di Cagliari concede semilibertà al killer di Noemi Durini

La decisione ha scosso gli animi dell'accusa: è la seconda volta che Lucio Marzo torna in semilibertà, dopo la sospensione del permesso premio per guida in stato di ebbrezza

Torna in semilibertà Lucio Marzo, il giovane condannato a 18 anni e 8 mesi per l’omicidio della fidanzata 16enne Noemi Durini e detenuto nel carcere di Bancali.

Lo ha deciso il Tribunale di sorveglianza di Cagliari.

Nell’agosto 2023 i giudici avevano sospeso al ragazzo il permesso premio in quanto era stato fermato alla guida di un’auto in stato di ebbrezza e in violazione delle disposizioni del magistrato di sorveglianza, che gli aveva vietato la guida di qualsiasi mezzo a motore.

Non è quindi la prima volta che al giovane viene concessa la semilibertà, e proprio per questo la madre della giovane vittima, Imma Rizzo, aveva iniziato una battaglia legale, seguita dall’avvocata Valentina Presicce, che portò al trasferimento di Marzo dall’Istituto penitenziario minorile di Quartucciu al carcere di Bancali, dov’è attualmente detenuto.

Anche in quest’ultima occasione, Presicce ha chiesto chiarimenti al Dap (Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria) e al ministero sulla decisione del Tribunale di Sorveglianza di Cagliari: “È inconcepibile e assurdo che gli sia stata ridata la possibilità di uscire dal carcere per lavorare, proprio perché la sua pericolosità sociale evidenziata nel precedente episodio fu determinante per la sospensione del beneficio”.

Il ragazzo aveva 17 anni quando uccise la fidanzata: era il 3 settembre del 2017 a Castrignano del Capo, in Salento. Dopo averla picchiata brutalmente, la colpì con una coltellata alla nuca e la seppellì sotto le pietre dei muretti a secco. Il corpo fu ritrovato dieci giorni dopo.

Marzo, reo confesso, è stato condannato a 18 anni e 8 mesi per omicidio volontario premeditato e pluriaggravato.

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